INCONTRO EMIGRANTI
CON MINISTRO AFFARI ESTERI E AMBASCIATA MOLDOVA A ROMA
PALAZZO FIRENZE ROMA 23 /11/09
Mi limito a segnalare alcuni dei problemi che penso meritano l’attenzione delle nostre autorità e che potrebbero sollevare le sofferenze dei “migranti moldavi”. Così ci chiamano qui in Italia, … ma io preferirei che dalla Moldova ci chiamassero lavoratori all’estero.
Tutti noi sappiamo che le strade e le ferrovie non sono le vie di accesso percorribili per entrare in Moldova, siamo costretti a prendere l’aereo ma i costi sono eccessivi. E’ quindi necessario liberalizzare lo spazio aereo della moldova adeguandolo a quello europeo per ottenere:
1) minori costi dei biglietti per gli emigranti.
2) agevolare gli insediamenti industriali di imprese europee.
3) agevolare il turismo.
4) aumentare il volume dei passeggeri a beneficio di Air Moldova che oggi vive di un limitato monopolio sulle spalle dei lavoratori all’estero.
E’ comunque avvilente sapere che proprio sotto le feste, quando noi torniamo le tariffe aumentano. Concedere uno sconto ai moldavi che lavorano all’estero sarebbe il minimo che il Paese può fare per aiutarci a non dimenticare le nostre famiglie. Questo sconto andrebbe pur sempre alle nostre famiglie che mantengono alto i consumi in Moldova, e poi sarebbe un riconoscimento a chi sostiene l’economia con le rimesse in valuta.
Circa i problemi in Moldova, ….molti nostri figli non accettano più i genitori emigrati di ritorno. Le distanze allontanano affetti, interessi e la cultura. Le mogli tornano ma non trovano più l’amore familiare, tantomeno riescono a farlo rinascere. Certe famiglie non ci vedono più come mamme e sorelle ma come una fredda risorsa esterna di natura economica. Talvolta, alcune di noi, sono costrette a ritornare in Italia per non vivere disperate in Patria. Gli effetti evidenti di questa emigrazione sono i divorzi, i giovani sbandati e l’alcolismo. Situazioni che richiederebbero maggiore attenzione da parte delle autorità nel fornire una maggior assistenza alle famiglie. Almeno facilitando i collegamenti con i familiari all’estero incentivando i punti di contatto telematico anche nei sperduti paesi della Moldova.
Vivere in Italia significa essere informati sui pericoli della società del consumo; pericolo amianto, inquinamento ambientale, qualità dell’aria. Pericoli che ritroviamo tornando in patria e che aumentano le nostre paure e ci rendiamo conto che il cittadino non è difeso da nessuna istituzione. Insomma l’emigrante è spezzato in due, la mente è in Italia il cuore in Moldova – in Italia si vive bene perché funziona scuola, sanità e previdenza invece in Moldova non abbiamo possibilità di costruire un futuro per i nostri figli, e non esiste chi difende un minimo di diritti sociali e civici. In conclusione personalmente quando torno in Moldova sento che manca una identità nazionale. Qui in Italia soffro perché mi discriminano, quando torno a casa è pure peggio, se parlo moldavo i russofoni mi discriminano, se parlo russo i filo-rumeni mi emarginano. Io mi sento semplicemente moldava con una cultura in parte russa, in parte rumena e oggi anche in parte italiana ed europea. Insomma mi sento di appartenere ad un popolo nuovo con una identità nazionale ancora da costruire.
Da migrante mi rendo conto della differenza dei livelli sanitari tra i nostri due paesi, e purtroppo molte ns. infermiere sono costrette a fare le badanti all’estero. E’ noto che la Comunità europea, per disseminare la cultura europea, incentiva programmi internazionali di scambio a livello di laureati. Tuttavia per non saccheggiare le risorse intellettuali dei paesi confinanti, i laureati al termine del programma devono tornare nei rispettivi paesi, dove purtroppo non trovano ugualmente lavoro. La UE, è a conoscenza che l’emigrazione dequalifica i nostri emigranti-laureati (70%), che sono impiegati in lavori di umile livello. Forse con questi programmi la UE pensa di mettere la sua coscienza a posto ma non risolve il problema. Personalmente ho predisposto un progetto che non ha ancora trovato ascolto. Al fine di contribuire a risolvere la carenza italiana di infermieri il progetto propone la formazione di standard italiani, in Moldova di infermieri moldavi per poi utilizzarli per periodi alterni sia in Italia che in Moldova. E’ ovvio che va realizzata una precisa disciplina tra i due paesi con il coinvolgimento dei rispettivi Ministri degli esteri. Il progetto produrrebbe uno scambio di lavoro intellettuale con grande vantaggio per tutti e due i sistemi sanitari. In più nel nostro Paese si realizzerebbe un fenomeno di “emigrazione ciclica” a salvaguardia delle famiglie e diminuzione dei divorzi.
Uno specifico appello al Governo è quello che riguarda BRI L’ufficio governativo di collegamento con gli emigranti che dovrebbe mantenere i legami con tutti i Moldavi emigrati nel mondo. Ho partecipato al congresso del 2008, hanno parlato solo i sostenitori del regime precedente. E’ necessario cambiare la direzione con un direttore aperto alle tecnologie di comunicazione e in grado di sostenere moralmente e materialmente le iniziative di noi lavoratori all’estero ovunque ci troviamo.
Infine due parole sulla tv moldova-internazionale, il prossimo gennaio compirà tre anni di attività. Attraverso questo canale NOI abbiamo potuto trasmettere le nostre attività e mantenere i collegamenti con i ns. familiari e soprattutto sentire che anche noi abbiamo una Patria che ci ascolta. A Roma centinaia di famiglie hanno installato antenne per vedere TVMI, è seguita in 22 paesi del mondo, inoltre individua in tutti i paesi gli artisti moldavi che si affermano all’estero e li valorizza facendoli conoscere ai Moldavi rimasti in Patria, e soprattutto a noi. E’ una tv di stato che và sostenuta dal nuovo Governo perché è ormai un patrimonio utile per i lavoratori all’estero, e costituisce un vantaggio anche per la cultura dei nostri connazionali in Patria che entrano in contatto di una cultura moderna, più aperta, ed europea.
Sul ruolo dell’ambasciata moldava a Romadevo dire che abbiamo apprezzato la maggiore presenza e in particolare i recenti cambiamenti burocratici per impedire fenomeni di intermediazione impropri e di salvaguardia delle donne incinta e con bimbi piccoli. Ma ancora molto è da fare. In particolare è urgente disporre per i ns migranti che vengono da tutta Italia di un servizio igienico accessibile anche a coloro che devono svolgere le pratiche. Questa mancanza è veramente incivile sia a Roma che a Bologna. Infine, avendo modo di vivere a contatto con le imprese italiane, ricordo di aver presentato all’Ambasciatore una impresa che voleva investire per migliorare la nostra sanità. Ebbene, purtroppo, ancora oggi nulla abbiamo saputo sugli esiti di questa proposta.
Ringrazio per la pazienza di chi mi ha ascoltato e un complimento per l’iniziativa che ritengo debba essere replicata ogni anno perché è anche un momento di grande unità, di patriottismo e di crescita della coscienza della nostra comunità.
Tatiana Nogailic
INTILNIREA DIASPOREI MOLDAVE
CU MINISTRO AFACERILOR EXSTERNE SI AMBASADA MOLDOVA DE LA ROMA
PALAZZO FIRENZE ROMA 23 /11/09
Mà limitez sa và segnalez citeva probleme care cred cà merità atentia autoritàtilor noastre si ar putea usura suferintele migrantilor. Asa ne numesc aici in Italia , dar as preferi ca in Moldova sa fim numiti muncitori dupà hotare.
BILETELE LA AVION.
Noi cu totii stim cà stràzile si càile feroviare pentru a face cale spre casà nu sunt adeguate, si suntem costrinsi sa luàm avionul spre Moldova, dar preturile sunt foarte inalte. Este deci necesar de a liberalizza spatiul aerian a Moldovei la acel european pentru a obtine: 1) preturi reduse pentru bilete in favoarea emigrantilor, 2) pentru agevolarea investittilor industriale a impreselor europee, 3) sviluparea turismului, 4) Cresterea numàrului de pasageri pentru beneficiul di Air Moldova, care astàzi tràeste de un monopol limitat pe spinarea muncitorilor dupà hotare.
E totusi ridicol sa stiti, cà in prema sàrbàtorilor , cind majoritatea din noi au vacante si merg spre casà, preturile se ridicà. A reduce din pret moldovenilor care muncesc dupà hotare ar fi un minim care Tara ar putea face pentru a revedea mai des famiile noastre. Aceastà reducere ar ajunge tot la familiile noastre care mentin inalt consumul moldovenilor, si ar fi o recunostintà in favoarea cui sustine economia cu rimetentile in valutà.
PROBLEME CARE NASC IN MOLDOVA.
Multi copii nu acceptà pàrintii emigrati la intoarcere. Distantele care dureazà ani indepàrteazà dragostea, interesele si cultura. Sotiile se intorc dar nu mai regàsesc dragostea familiarà, si nu reusesc s-o restaureze. Multe familii nu ne privesc ca mame, surori s-au bunici , dar ca o resursà rece esternà de naturà economicà.
Efectele evidente a acestei emigratii sunt divorturile, copii disorientati si uneori alcoolismul. Situatii care detin de o majorà atentie din partea autoritàtilor pentru a aplica o assistentà mai eficace famiilor. S-ar putea facilita relatiile cu familiarii peste hotare, prin incentivarea punctelor de contact telematic in satele mai indepàrtate. Sa locuesti in Italia inseamnà a fi informat in privinta pericolelor societàtii de consum: printre care lamiantul- sifer, intocsicarea ambientalà, calitatea aerului. Pericole care cind ne intoarcem in tarà creste frica in noi si ne dàm seama cà cetàtenii nu sunt tutelati nici de o istituzie.
Emigrantii sunt rupti in douà, mintea e in Italia, sufletul la Moldova- in Italia se tràeste bine, fiindcà funtioneazà scoala, serviciul sanitar si prevedential, avem un post de muncà . In Moldova nu avem posibilitatea de a costrui un viitor decent copiilor nostri, si nu exsistà structuri care ne apàrà un minim de drepturi sociale si civile. Personal cind mà intorc acasà simt lipsa unei identitàti nationale. Aici in Italia sufàr uneori din causa descriminàrii, cind mà intorc e mai oribil, dacà vorbesc limba de stat rusii mà discrimineazà, dacà vorbesc rusà acei filo-romini mà emargineazà. Eu mà simt pur si simplu o moldavà cu o parte de culturà rusà, una rominà si astàzi italianà, adicà europeanà. Intr’un cuvint mà simt cà apartin unui popor nou cu o identitate nationalà in fazà de costructie.
INFERMIERII.
Ca emigrantà aici , imi d-au seama de diferenta nivelului sanitar intre tàrile noastre, si din pàcate multe infermiere de ale noastre sunt costrinse sa facà doamne de serviciu in familii peste hotare. E evident cà Comunitatea Europeanà, pentru a inseminta cultura europeanà, incentiveazà programe internazionale de schimb la nivelul universitar. Totusi pentru a nu sustrage risorsele intelectuale din tàrile confinante, studentii la sfirsitul acestor programe se intorc in tàrile respective, unde din pàcate nu-i asteaptà un post de muncà. UE este la cunostintà cà emigratia dequalificà emigrantii nostri laureati (70%) , care aici sunt implicati in munci de un livel umil. Probabil cu aceste programe UE tinde sa-si mentinà constiintà , dar nu resolvà problema. Personal am prevàsut un proect care incà nu a gàsit spatiu. Pentru a resolva lipsa infermierilor in structurile sanitare italiene , proectul propune formarea cu standart italian in Moldova a infermierilor moldoveni, pentru ai incadra pentru perioade alternantive atit in Italia cit si in Moldova. E evident cà e necesar de a realiza o disciplinà precizà intre ambele tàri cu implicarea rispectivului Ministru a afacerilor exsterne. Proectul ar produce un schimb de muncà intelectualà cu un amplu vantaj pentru ambele sisteme sanitare. In plus in tara noastrà s-ar realiza un fenomen de “emigratie-ciclicà” pentru a tutela familiile si reduce rea divorturilor .
BRI (Biroul relatiilor interetnice).
Un apel specific Guvernului e acel ce priveste BRI, un uficiu care ar fi de dorit sa mentinà legàtura cu toti moldovenii emigrati in lume. Am partecipat la Congresul III, din 2008, unde cuvintul l-au avut numai sustenitorii regimului precedent si am asistat la o lectie inutilà de istorie. E necesarà schimbarea directiei acestui uficiu, cu un director predispus noilor tecnologii de comunicatie si in grad de a sustine moral si material initiativele noastre, a muncitorilor oriunde ei se v-or afla.
TVMI ( programul televiziv dedicast emigrantilor)
La sfarsit in douà cuvinte in privinta canalului televisiv moldova International. In eanuarie implineste 3 ani de activitate. Prin intermediul acestui canal noi am avut posibilitatea de a trasmite activitàtile noastre si a mentine o legàtura vie cu familiarii nostri din tarà, dar mai mult ca atit am simtit cà avem o Patrie care ne ascultà. La Roma sute de familii au instalat aceste antene, datorità unui bàeat foarte intreprinzàtor si cu un bagaj amplu de cunostinte in privinta tecnologiilor noi, activ in asociatia ASSOMOLDAVE - Gheorghe Dragnev. Acest canal este trasmis si vàsut in mai mult de 22 de tàri a lumii, dar si identificà moldovenii care s-au realizat, au succes dupà hotare si-i valorizeazà fàcindui cunoscuti moldovenilor ràmasi in Patrie, dar mai mult ca atit nouà. Este o televisione care necesità de sustinerea noului Guvern, fiindcà a devenit deja un patrimoniu util pentru muncitorii dupà hotare si rapresintà un vantaj pentru cultura conationalilior nostri in Patrie care intrà in contact cu o culturà modernà, deschisà, europeanà.
Cit priveste rolul ambasadei tin sa mentionez cà:
Am aprezat presenta activà a ambasadei, in particolar schimbàrile burocratice pentru a stopa fenomenul de infiltrazii nu corecte si livelul organizativ in favoarea noastrà. Dar e incà mult de dorit. In particolar e urgent de a dispunde di un serviciu igienic accesibil tuturor migrantilor care vin din toatà italia pentru a beneficia de serviciile ambasadei. La sfarsit aflindume in contact direct cu industiile italiane, doresc sa và aduc aminte cà am presentat dom nului ambasador o industrie care dorea sa investeze in tara noastrà pentru a miliora serviciul sanitar. Bine, pinà astàzi nu am avut ni-ci un ràspuns la aceastà propunere.
Multumesc pentru ràbdarea a celor care m-au ascultat si aduc un compliment pentru aceastà iniziativa care cred cà ar fi de dorit sa fie replicatà in orice an pentru cà este un moment de unitate , de patriotism si cresterea constiintei comunitàtii noastre.
Tatiana Nogailic
ASSOMOLDAVE
AUDIO QUI: