Si è svolto ieri a Roma la tradizionale iniziativa promossa da Caritas/Migrantes di presentazione del XIX Rapporto Statistico 2009 sull’Immigrazione.
Anche quest’anno il dibattito che ha visto tra i protagonisti presenti Mons. Vittorio Nozza della Caritas Italiana, Franco Pittau responsabile del Dossier Statistico Immigrazione, Geneviève Makaping Giornalista immigrata, Mons. Bruno Schettino Presidente Comm. Episcopale Migrazioni e Migrantes, On. Gianfranco Fini – Presidente Camera dei Deputati, è stato ricco di spunti di approfondimento.A partire dal titolo scelto per quest’anno. Immigrazione: Conoscenza e Solidarietà. Infatti come è stato più volte ribadito, senza una conoscenza approfondita del fenomeno immigrazione non vi potrà mai essere solidarietà e di conseguenza piena integrazione di chi ha “una storia diversa dalla nostra”.
Suggestivo al riguardo il percorso di approccio al fenomeno proposto da Franco Pittau, responsabile del dossier, che ha evidenziato 3 passaggi propedeutici ad una corretta informazione sul fenomeno immigrazione,condizione essenziale per giungere ad una piena integrazione:
Passare dal concetto di irregolari a quello di regolari. L’immigrazione non è solo sbarchi: su più di 4 milioni di immigrati la percentuale di irregolari è bassissima. 2 milioni di immigrati sono lavoratori regolari, 862.000 sono i minori di cui più di mezzo milione nati in Italia, che in grande maggioranza frequenta regolarmente le scuole italiane, ogni anno 6.000 stranieri si laureano in Italia.
Passare dal concetto di delinquenti a quello di lavoratori. Non c’è un’emergenza criminalità: le attuali denunce penali sono pari a quelle di inizio anni ’90 quando ha preso il via il fenomeno immigratorio. Gli stranieri portano con loro un tasso di attività superiore di circa il 12% rispetto a quello medio degli italiani. Cresce l’imprenditoria immigrata, sono più di 200.000 le imprese straniere, pur in questa ultima fase congiunturale avversa sono aumentate di circa il 10%. Se si sommano i soci e i dipendenti di queste imprese, si supera il mezzo milione di stranieri impiegati in questo segmento.
Passare dal concetto di lavoratori a quello di cittadini. La metà degli stranieri residenti in Italia è presente sul nostro territorio da più di 5 anni. Un’indagine condotta dalla Banca d’Italia ha stimato che gli immigrati incidono sulla spesa pubblica (istruzione,sanità, pensione) per circa il 2,5% a differenza del 5% che versano nelle casse pubbliche. Questi due semplici dati bastano per comprendere che una larga fetta degli stranieri che arriva in Italia aspira ad un progetto stabile di insediamento.
Il tema di una corretta informazione, necessaria per combattere ogni forma di pregiudizio che rischia di sfociare nella xenofobia, è stato ripreso dal Presidente della Camera dei Deputati On. Giancarlo Fini. Nel rammentare nel suo discorso che sicurezza ed integrazione rappresentano le due facce della stessa medaglia, Fini ha auspicato un percorso di integrazione che passi per la condivisione dei valori di fondo della società in cui ognuno di noi vive, stranieri compresi. Ma al contempo Fini ha sottolineato che non si può richiedere al cittadino straniero il rispetto delle regole, l’osservanza dei doveri, senza che in cambio non venga riconosciuto anche il suo “diritto” ad avere dei diritti”. Primo fra tutti il diritto della rappresentanza: “non ci può essere tassazione se non c’è rappresentanza”.
Accanto al tema della rappresentanza l’On. Fini ha anche delineato un percorso per l’ottenimento di un diritto alla cittadinanza, vista come punto di arrivo di una piena integrazione.Il dibattito tra il riconoscimento non solo dello ius sanguinis ma anche dello ius soli, può con ponderazione ed equilibrio essere rivolto a chi straniero, qui nato o sopraggiunto da piccolo, dimostri di aver portato a termine senza interruzioni il primo ciclo scolastico. La pienamente integrata Geneniève Makaping, giornalista camerunense e professoressa all’Università Calabria, in Italia da più di 25 anni ma solo da 7 cittadina italiana per via delle lungaggini burocratiche, ha parlato di integrazione come scambio di culture e tradizioni.
Carissimi fotografi,
da oggi sul sito www.immigrazioneoggi.it/onlus è possibile vedere il servizio sulla cerimonia di premiazione tenutasi il 22 ottobre 2009 assieme alle interviste dei fotografi vincitori.
Vi vogliamo nuovamente ringraziare per il forte interesse mostrato verso la nostra campagna si sensibilizzazione sull'immigrazione e sull'integrazione.
Con l'occasione vi diamo appuntamento alla prossima edizione del concorso.
Cordiali saluti dalla Redazione di Progetto ImmigrazioneOggi onlus.
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