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PROGETTO: "MOLDAVI IN ITALIA".

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MOLDOVENI IN ITALIA. III editie.

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Ghid pentru orientarea şi integrarea socială a moldovenilor în Italia. Acest Ghid poate fi descarcat aici:http://issuu.com/tatiananogailic/docs/guida_2014_assomoldave

OSPITI DI LABOR TV

giovedì 9 luglio 2009

Chi è un immigrato oggi?
Un persona che deve rimanere nell’ombra, o meglio trasformarsi in ombra per poter continuare a lavorare e mandare soldi alla sua famiglia. Costi quel che costi. Ma a volte il prezzo è così alto che l’ombra per giustificare di esistere e stare qui scivola in una notte criminale che lo porterà sempre più a fondo.Tutto questa innesca una spirale di paure e diffidenze violente, da una parte e dall’altra. Il razzismo finalmente può tornare a sedersi ai tavoli dei giochi, con un solo risultato che a quel tavolo perdiamo tutti perché sul tavolo non ci sono puntate virtuali, ma la fame che sta stringendo tutto il pianeta, nessuno escluso.Così il mondo ricco ha sempre più paura delle ombre e così si spendono dai 25mila ai 30mila miliardi di dollari ogni anno per il controllo delle politiche migratorie e di asilo. Miliardi di dollari che potrebbero creare milioni di posti di lavoro, lì dove non c’è lavoro e qui dove ci vorrebbero sempre più lavoratori.E noi? Spettatori o protagonisti? Vittime? sprovveduti manipolati di idee di altri o coerenti con le nostre idee di civiltà e progresso? Ma oggi tutto questo verso gli immigrati cosa significa?
Oggi, sembra quasi che abbiamo paura ad affermare i nostri modelli, le nostre culture, le nostre civiltà basate sulla democrazia. Sembra quasi che siamo schiacciati dal complesso degli errori, o meglio dagli orrori, dello schiavismo, del periodo coloniale, quando gli arabi razziavano i villaggi dei neri per venderli ai mercanti cristiani. Cosa è cambiato da allora?Chi è che razzia nei villaggi della povertà profonda per mettere all’asta le carni predate.Forse stiamo sfuggendo da una risposta che potrebbe darci la sorpresa di scoprire che la badante di nostra madre, che con dedizione e professionalità si dedica a lei, dandole anche quell’amore che noi non diamo, perché presi da una vita velocemente vuota e che ci svuota di valori ed affetti. Bene! Potremmo scoprire che la badante con un regolare permesso di lavoro per il quale noi paghiamo tutto, probabilmente è una schiava silenziosa; che, di quello che le diamo, poco rimane per lei, umile insostituibile, onesta lavoratrice schiacciata da un debito con che non le darà pace finché vivrà.
Adriano è mio padre ed ho voluto leggergli questo passo di questo blog che sto seguendo con molto interesse, ma quando sono arrivato qui ho chiesto a mio padre cosa pensasse della sua badante e lui mi ha dettato queste righe:
"Mi segue da molti anni come una sorella, e quanto mio figlio mi sta leggendo potrei anche non escluderlo. a volte diventa inspiegabilmente triste ed io mi sento più vecchio. Ed ora a pensarci bene, dopo quello che ho sentito, chissa se questa povera donna non sia costretta a cedere una parte dei suoi guadagni. Lei non parlerà mai, credo si sia realmente affezionata a me e a tutta la famiglia. Ma forse è semplicemente triste perchè il buon Dio non mi fa morire. A volte mi sento una catena legata al piede di questa povera donna che non è più giovane e certamente si preoccusa per cosa farà quando io andrò via. Mio figlio mi è vicino, ma è sposato con dei bei bambini, i miei cari nipotini. lui lavora in un’altra città ed io non mi sento di lasciare la mia casa dove qui ho tutti i miei ricordi e se non ci fosse lei cosa sarebbe la mia vita e quella di mio figlio. Mi rivolgo a voi giovani aiutate queste sante donne a sentirsi meno sole. So di essere un vecchio con tutti mali della vecchiaia. Ho chiesto a mio figlio cosa sia un blog. E lui mi datto un posto dove puoi sfogarti e magari altri leggono i tuoi sfoghi. Ed allora mi sono detto si mi voglio sfogare anche per difendere questa poverina che senza questo veccchio chissa che vita farebbe".