OSPITI DI LABOR TV
venerdì 17 aprile 2009
16 aprile 2009
Ugl: permesso di soggiorno a fini umanitari per gli immigrati coinvolti nel terremoto che non potranno rinnovare il titolo per la perdita di casa e lavoro.
Per il sindacato si tratta di un “atto dovuto per il tributo pagato in termini di morti, feriti e disagi”.“Chiediamo al Governo un provvedimento che riconosca ai cittadini extracomunitari coinvolti nel terremoto un permesso di soggiorno a fini umanitari in attesa che, con la ricostruzione, riparta l'economia della provincia, affinché non finiscano, oltre che senza tetto e senza lavoro, in una situazione di illegalità loro malgrado”. È la proposta del Presidente del Sei-Ugl, Luciano Lagamba, per il quale “in un momento così tragico per l'intera comunità abruzzese ed aquilana in particolare, non dobbiamo dimenticare i tanti cittadini stranieri, anch'essi colpiti dal sisma, che hanno perso, con gli affetti più cari, anche il lavoro”. Per il responsabile stranieri dell’Ugl, si tratta di un atto dovuto “considerando il tributo pagato in termini di morti, circa venti, di feriti e di disagi”.(Red.)
http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/2009/aprile/15_5.html
Ugl: permesso di soggiorno a fini umanitari per gli immigrati coinvolti nel terremoto che non potranno rinnovare il titolo per la perdita di casa e lavoro.
Per il sindacato si tratta di un “atto dovuto per il tributo pagato in termini di morti, feriti e disagi”.“Chiediamo al Governo un provvedimento che riconosca ai cittadini extracomunitari coinvolti nel terremoto un permesso di soggiorno a fini umanitari in attesa che, con la ricostruzione, riparta l'economia della provincia, affinché non finiscano, oltre che senza tetto e senza lavoro, in una situazione di illegalità loro malgrado”. È la proposta del Presidente del Sei-Ugl, Luciano Lagamba, per il quale “in un momento così tragico per l'intera comunità abruzzese ed aquilana in particolare, non dobbiamo dimenticare i tanti cittadini stranieri, anch'essi colpiti dal sisma, che hanno perso, con gli affetti più cari, anche il lavoro”. Per il responsabile stranieri dell’Ugl, si tratta di un atto dovuto “considerando il tributo pagato in termini di morti, circa venti, di feriti e di disagi”.(Red.)
http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/2009/aprile/15_5.html