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PROGETTO: "MOLDAVI IN ITALIA".

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Ghid pentru orientarea şi integrarea socială a moldovenilor în Italia. Acest Ghid poate fi descarcat aici:http://issuu.com/tatiananogailic/docs/ghid_2_pentru_migrantii_moldoveni_italia

MOLDOVENI IN ITALIA. III editie.

MOLDOVENI IN ITALIA.  III editie.
Ghid pentru orientarea şi integrarea socială a moldovenilor în Italia. Acest Ghid poate fi descarcat aici:http://issuu.com/tatiananogailic/docs/guida_2014_assomoldave

OSPITI DI LABOR TV

venerdì 13 febbraio 2009

NEWS
Bonus famiglie: 1,3 milioni di domande inoltrate ai Caf, “molti sono lavoratori dipendenti immigrati”.
Il termine per la presentazione delle domande scadrà a fine febbraio.Il termine per la domanda scade a fine febbraio e "abbiamo una richiesta molto alta di assistenza da parte dagli interessati - riferisce ancora Canepari - dal 15 al 20 febbraio". La platea potenziale dei beneficiari è, secondo le stime del governo, di 8 milioni di famiglie. Ad avere già inoltrato la domanda del bonus ai Caf sono "tre tipologie di cittadini: molti pensionati, lavoratori dipendenti e registriamo una presenza importante di lavoratori dipendenti immigrati". "Chi non ha un sostituto di imposta deve invece rivolgersi direttamente all'Agenzia delle Entrate. Il bonus varia da 200 a 1.000 euro a seconda della tipologia del nucleo familiare e del reddito.

Anche il permesso di soggiorno per cure mediche rilasciato alle donne in stato di gravidanza può essere convertito in permesso per famiglia.
Chiarimento del Dipartimento PS del Ministero dell’interno sull’applicazione della norma del TU immigrazione che consente, in determinati casi, il ricongiungimento familiare direttamente in Italia senza necessità di visto.In risposta ad un quesito della Questura di Roma, il Dipartimento della PS del Ministero dell’interno ha espresso parere favorevole circa la possibilità di convertire il permesso di soggiorno, rilasciato per cure mediche ai sensi degli artt. 28 e 19 del Testo unico immigrazione, in permesso per motivi di famiglia.La casistica presa in esame riguarda i permessi che vengono rilasciati alle donne in stato di gravidanza, o nei sei mesi successivi alla nascita del figlio cui provvedono, che non possono essere espulse dall’Italia.La Questura di Roma ha infatti posto il problema se anche in questi casi si possa applicare l’articolo 30 del Testo unico che, al comma 1, lettera c), regolamenta le modalità di conversione del titolo di soggiorno precedentemente detenuto in un permesso di soggiorno per motivi familiari.Per il Ministero la risposta è affermativa in quanto la legge sottopone la possibilità di conversione alle condizioni, esclusive, del regolare soggiorno in Italia del richiedente, nonché del possesso dei requisiti per il ricongiungimento familiare (permesso di soggiorno, reddito e disponibilità di alloggio) da parte del congiunto, senza limitare la possibilità di conversione ad una specifica tipologia di permesso.

Sportelli per l'Immigrazione, le linee guida sui ricorsi per nulla osta al lavoro e ricongiungimento familiare.
Il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione emana una circolare a seguito di un'indagine svolta sulle attività dei Consigli Territoriali per l'Immigrazione.Una circolare del Viminale per impartire le linee guida in materia di ricorsi e contenziosi e snellire i procedimenti del decreto flussi 2008. La circolare “Attività degli Sportelli Unici dell'Immigrazione - Impugnazione dei provvedimenti di rigetto di nulla osta all'avviamento al lavoro ed in materia di ricongiungimento familiare - Principali orientamenti giurisprudenziali e linee di indirizzo in funzione di autotutela”, è stata emessa lo scorso 6 febbraio dal Dipartimento libertà civili e immigrazione.Un attento monitoraggio effettuato presso i Consigli Territoriali per l'Immigrazione – si legge in una nota del Viminale - rileva una serie di criticità nell'ambito dei provvedimenti emanati dagli Sportelli Unici dell'Immigrazione (es. diniego al nulla osta al lavoro o al ricongiungimento familiare, etc.) assoggettati ad impugnazione, sia in sede giurisdizionale che straordinaria.Per questo motivo “è emersa l'opportunità di impartire alcune linee guida, ispirate a consolidati orientamenti giurisprudenziali”, per consentire la rapida definizione dei procedimenti residui ancora pendenti, evitando ogni interferenza rispetto alla gestione dei flussi dell'anno 2008 e riducendo il più possibile l'attività contenziosa.La Circolare richiama l'attenzione sugli aspetti giuridici e le fattispecie più frequenti o comunque rilevanti, come: l'insufficiente motivazione del diniego di nulla osta per lavoro; l'esercizio dell'autotutela rispetto a normative dichiarate costituzionalmente illegittime; i rapporti tra procedimento amministrativo e penale, in presenza di misure cautelari adottate dall'Autorità Giudiziaria.
La circolare on line.