Colf: nuovi contributi 2011 .
Va subito detto che le nuove fasce di retribuzioni sono aumentate del 1,6 per cento. Ma vediamo più nei dettagli come bisogna regolarsi in vista della prima scadenza, quella dell’11 aprile prossimo, entro la quale vanno versati i contributi per il trimestre gennaio-marzo 2011.
Quanto si paga
Come si può vedere dalla tabella, i livelli di contribuzione sono quattro. I primi tre sono agganciati alla retribuzione effettiva oraria, che ai fini contributivi comprende la quota per la tredicesima e quella per le indennità di vitto e alloggio per le colf che sono a servizio intero o che consumano in casa uno o più pasti. Tale indennità quest’anno è pari a 5,02 euro al giorno, di cui 1,75 per ogni pasto e 1,52 per il pernottamento. Il quarto livello di contribuzione – nettamente più basso - prescinde dalla retribuzione oraria e si riferisce alle colf che lavorano presso una stessa famiglia per almeno 25 ore alla settimana. Tra le 24 e le 25 ore settimanali c’è un salto notevole. Basta un’ora di lavoro in più per far scattare la tariffa ridotta che permette alla famiglia di risparmiare circa il 30 per cento sul costo dei contributi.
I benefici fiscali
Il fisco permette al capofamiglia di scaricare dal reddito imponibile annuo i contributi versati all’Inps, fino ad un massimo di 1.549,37 euro. La quota deducibile è quella a carico del datore di lavoro. Dall’importo pagato va quindi detratta la quota a carico della lavoratrice. Va aggiunto, poi, che con la legge finanziaria del 2005 al bonus sui contributi previdenziali se n’è aggiunto un altro per chi, non essendo autosufficiente, deve pagare persone addette alla sua assistenza personale.In pratica si può detrarre una parte dello stipendio corrisposto alla badante per un importo massimo di 2.100 euro. Della detrazione possono usufruire coloro che hanno redditi non superiori a 40 mila euro. E’ necessario però farsi rilasciare dalla lavoratrice una ricevuta circostanziata dalla quale risultino le generalità, la somma pagata e i codici fiscali sia della lavoratrice, sia del datore di lavoro e sia della persona assistita se diversa dal datore di lavoro.
Come si versa
Il pagamento va effettuato utilizzando i bollettini di conto corrente postale, predisposti dall’Inps per il versamento . La somma da versare va arrotondata al centesimo di euro. Per garantirsi la copertura pensionistica per l’intero anno la colf deve lavorare almeno 24 ore alla settimana. Se le ore lavorate sono inferiori, l’Inps accredita un periodo proporzionalmente inferiore e i tempi per maturare la pensione inevitabilmente si allungano.
La soglia minima delle 24 ore può essere raggiunta anche lavorando presso più famiglie, come del resto accade nella maggior parte dei casi.