Sono 344.081 i moduli richiesti al sito internet del Ministero dell'Interno in relazione alla sanatoria per le badanti e le colf straniere che lavorano in Italia.
http://blog.panorama.it/italia/2009/09/30/ultime-ore-per-la-sanatoria-di-colf-ebadanti-niente-proroga/
«Un flop». È l’espressione che più ricorre sulla sanatoria per colf e badanti iniziata il primo settembre e che andrà avanti fino al 30.
La sanatoria si sta rivelando un’occasione persa. C’è chi, come la Cgil di Firenze, denuncia il costo troppo alto: 500 euro per la richiesta e alcune centinaia di euro di contributi in seguito, che spesso è lo stesso lavoratore a pagare.
Nonostante queste rassicurazioni preventive e una procedura semplice, sono in molti ad aver preferito licenziare il proprio dipendente invece di regolarizzarlo. E su internet aumentano gli annunci nei quali migranti offrono soldi in cambio di una finta assunzione. Tra chi fa richiesta, molti fanno un altro lavoro. Cosa che il governo sapeva benissimo. «La Lega ha voluto fare una sanatoria solo per posizioni professionali di grande subalternità. Il simbolismo è demenziale ed elementare: se vuoi venire in Italia devi fare il servo», conclude Fachille.
Il fallimento della sanatoria è anche un danno economico notevole: sta infatti provocando un mancato incasso per il governo che ha fatto dei respingimenti e del reato di «clandestinità» il suo marchio. E che pensava di poter contare su almeno 300 milioni, se non 450, grazie al forfait di 500 euro, che non viene rimborsato nel caso in cui la domanda viene respinta. Se si sommano anche i contributi versati per il primo anno di lavoro dei migranti [circa 390 euro], la cifra diventerebbe 1,2 o 1,6 miliardi di euro. A quanto pare, però, il business della regolarizzazione questa volta non sarà così redditizio.
Appuntamento con ''Incontro tra le regioni'' domenica 4 ottobre in piazza Duomo, a partire dalle ore 18, promosso dal Comitato “Donne di Castello”Piatti tipici della cucina regionale italiana e di quella internazionale tornano protagonisti a Colle di Val d’Elsa, con l’”Incontro tra le regioni”.
http://www.sienafree.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4649:lintegrazione-passa-dalla-tavola-a-colle-di-val-delsa&catid=209:colle-di-val-delsa&Itemid=483