OSPITI DI LABOR TV
lunedì 23 febbraio 2009
INTEGRAZIONE
Pane in saldo contro crisi e sprechi.
Saldi, ma non solo. C’è anche il desiderio di abbattere gli sprechi. Che in tempi di crisi, sono ancora più odiosi. Specie per gli alimentari. E focaccia e pizza venduti a metà prezzo - dalle 18.30, ogni giorno - hanno proprio questo duplice intento. Da una parte, Svetlana, 31 anni, moldava di Cahul, titolare del “Panificio Passalacqua” di via Oberdan, vuole andare incontro alle esigenze di chi deve fare i conti con la fine del mese, stando ormai attento persino al costo del trancio di focaccia. Dall’altra, la giovane moldava - madre di un bambino di 10 anni, che da 2 vive a Nervi - giustamente inorridisce all’idea di dover buttare nella spazzatura tutto ciò che avanza della produzione giornaliera del forno.
«Ormai - spiega - non rimane più nulla di invenduto, e quello del tardo pomeriggio sta diventando un appuntamento fisso». Quella di Svetlana è una storia di immigrazione a lieto fine, nella quale rientra anche la sorella che lavora con lei come pasticcera.
E nello stesso panificio, dov’è bandito ogni spreco, s’impara pure l’arte del riciclo alimentare. Per dire: i panettoni invenduti sono stati affettati e poi tostati in forno. Costano un euro e mezzo all’etto, sono ottimi biscotti da inzuppare nel latte. Ed è contento pure il portafoglio.
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/genova/2009/02/21/1202102449709-SaldiFocaccia.shtml
Pane in saldo contro crisi e sprechi.
Saldi, ma non solo. C’è anche il desiderio di abbattere gli sprechi. Che in tempi di crisi, sono ancora più odiosi. Specie per gli alimentari. E focaccia e pizza venduti a metà prezzo - dalle 18.30, ogni giorno - hanno proprio questo duplice intento. Da una parte, Svetlana, 31 anni, moldava di Cahul, titolare del “Panificio Passalacqua” di via Oberdan, vuole andare incontro alle esigenze di chi deve fare i conti con la fine del mese, stando ormai attento persino al costo del trancio di focaccia. Dall’altra, la giovane moldava - madre di un bambino di 10 anni, che da 2 vive a Nervi - giustamente inorridisce all’idea di dover buttare nella spazzatura tutto ciò che avanza della produzione giornaliera del forno.
«Ormai - spiega - non rimane più nulla di invenduto, e quello del tardo pomeriggio sta diventando un appuntamento fisso». Quella di Svetlana è una storia di immigrazione a lieto fine, nella quale rientra anche la sorella che lavora con lei come pasticcera.
E nello stesso panificio, dov’è bandito ogni spreco, s’impara pure l’arte del riciclo alimentare. Per dire: i panettoni invenduti sono stati affettati e poi tostati in forno. Costano un euro e mezzo all’etto, sono ottimi biscotti da inzuppare nel latte. Ed è contento pure il portafoglio.
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/genova/2009/02/21/1202102449709-SaldiFocaccia.shtml