La promuovono, inoltre, altre 18 organizzazioni della società civile (Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco) e l'editore Carlo Feltrinelli.
Scopo della campagna è di riportare all'attenzione dell'opinione pubblica e del dibattito politico il tema dei diritti di cittadinanza e la possibilità, per chiunque nasca o viva in Italia, di partecipare alle scelte della comunità.
Sono oltre 5 milioni, infatti, le persone di origine straniera che vivono in Italia, molti sono bambini o ragazzi nati o cresciuti nel nostro Paese che possono veder riconosciuti i loro diritti solo al compimento del 18° anno di età, spesso, non senza dover affrontare lunghe ed estenuanti procedure burocratiche.
La campagna “L'Italia sono anch'io" mira, quindi, a rendere effettivo il dettato costituzionale contenuto nell'art. 3, troppo spesso disatteso, che sancisce l'ugualianza tra le persone e impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il pieno raggiungimento.
Il Centro Astalli, insieme con le altre organizzazioni promotrici sarà impegnato da subito in un'azione di sensibilizzazione verso questi temi e, dall'autunno 2011, nella promozione di una raccolta firme per due leggi di iniziativa popolare: una sulla riforma dell'attuale legislazione sulla cittadinanza e l'altra sul diritto di voto alle elezioni amministrative.
Info: Margherita Gino - 06.69.92.50.99 - m.gino@fondazioneastalli.it