Elena e Gloria, dalla Moldavia e dal Niger.
Ascoltandole si capisce che la cultura d’origine non c’entra. La lingua e l’età neppure. A guidarle è stata la sostanza del medesimo sogno.Elena, sarta creativa. Appassionata ed energica, sprigiona positività. Con un figlio al seguito tredici anni fa, con una laurea da progettista e competenze da sarta rifinita in tasca, si è lasciata alle spalle in Moldavia una crisi paralizzante che non le consentiva di sopravvivere, con due, tre mesi di stipendio mancati. Nei primi giorni di approdo a Roma la vita è stata dura con pasti alla Caritas e un posto letto a 10 mila lire in una casa con altre dodici persone. Per sbarcare il lunario si presta a servizio di pulizie presso le case della "Roma bene". Poi il colpo di fortuna di conoscere uno stilista emergente che la prende a lavorare come sarta nel suo atelier di piazza di Spagna per collezioni da sfilate. Ma il chiodo fisso resta per lei quello di un'attività autonoma.
