Viorel Iordachescu (Moldavia) è il vincitore del Torneo internazionale di scacchi “Adriatico Ionio Mare di Pace” che si è concluso, oggi ad Ancona, nella sede del Rettorato dell'Università Politecnica.
OSPITI DI LABOR TV
venerdì 9 gennaio 2009
Torneo di scacchi .
Viorel Iordachescu (Moldavia) è il vincitore del Torneo internazionale di scacchi “Adriatico Ionio Mare di Pace” che si è concluso, oggi ad Ancona, nella sede del Rettorato dell'Università Politecnica.
Viorel Iordachescu (Moldavia) è il vincitore del Torneo internazionale di scacchi “Adriatico Ionio Mare di Pace” che si è concluso, oggi ad Ancona, nella sede del Rettorato dell'Università Politecnica.
ANCONA - Viorel Iordachescu (Moldavia) è il vincitore del Torneo internazionale di scacchi “Adriatico Ionio Mare di Pace” che si è concluso, oggi ad Ancona, nella sede del Rettorato dell'Università Politecnica. Il secondo posto è stato conseguito da Milan Drasko (Montenegro), mentre terzo è risultato Fabio Bruno (Italia).I tre scacchisti sono stati premiati, con una coppa, dal presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e dal rettore Marco Pacetti.
Sono stati cento i giocatori che hanno partecipato al torneo, provenienti da dodici Paesi, in particolare dell'area Adriatico Ionica (come Croazia, Serbia, Montenegro, Bosnia, Albania, Grecia), ma anche dalla Moldavia, dalla Macedonia, dall’India, dal Brasile e, ovviamente, dall’Italia. Il torneo è stato aperto, nella categoria B, a tutti coloro che hanno voluto misurarsi sulla scacchiera.
Ma i veri protagonisti sono stati i maestri di livello internazionale, come il vincitore Viorel Iordachescu, al top delle classifiche internazionali ELO (punteggio attribuito a ogni giocatore dalla Federazione internazionale degli scacchi F.I.D.E. http://www.fide.com/).
Tre giocatori, poi, hanno conseguito il livello di maestri internazionali partecipando proprio alla gara di Ancona. Ha commentato il rettore Marco Pacetti – Gli scacchi sono uno dei veicoli ideali di comunicazione e di scambio culturale”.Proprio perché il linguaggio degli scacchi è internazionale, ha ricordato Spacca, “rappresenta un fattore culturale di integrazione. L’unione tra popoli non si basa solo sugli incontri istituzionali, ma anche, e soprattutto, sulla cultura, la musica, lo sport e sulle attività della vita quotidiana che animano la società civile della comunità dell’Adriatico e dello Ionio”.